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L’infinito
in un istante

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Pubblicato il 08/10/2021

09 ottobre | Giornata Mondiale Delle Cure Palliative

Quando si vive un dolore molto intenso, quando si pensa che sia finita, tra speranza e nostalgia, si può trovare un conforto che colmi un vuoto profondo, anche solo per un istante: sentire una brezza lieve sulla pelle, scorgere un cielo limpido e azzurro, ricevere un sorriso o una cura che da sollievo. È possibile provare un senso di infinito in un solo istante.

 

Ci sono momenti, specialmente durante una malattia, in cui chiunque desidera accudire, proteggere, stare vicino al proprio caro, anche se questo significa accompagnarlo verso la fine, tenendolo per mano. Non può certo essere facile, questo, per nessuno: che si sia ragazzi o adulti, è a tratti impossibile accettare l’idea della perdita di una persona cara.

Ancora più difficile è farle forza e portarla a vivere serenamente gli ultimi momenti della propria esistenza.

 

Le cure palliative - il cui nome non a caso proviene dal latino “pallium”, che significa mantello - sono nate proprio con l’obiettivo di “avvolgere” i pazienti e le loro famiglie, alleviando così, per quanto possibile, la sofferenza che la malattia inguaribile porta con sé.

Non solo: presa in carico e trattamento vanno a coprire tutti quegli aspetti che la malattia porta con sé, dal punto di vista non solo fisico: le questioni sono spesso anche di natura psichica, psico-sociale, spirituale.

 

L’importanza di tali cure è stata ormai assodata e riconosciuta a livello internazionale, tanto che quest’anno ricorre il ventennale dall’istituzione della Giornata Mondiale Delle Cure Palliative e Del Sollievo, a suo tempo proposta dal professor Umberto Veronesi.

 

Nonostante ciò, e nonostante l’Organizzazione Mondiale della Sanità dichiari che le cure palliative hanno un approccio che migliora la qualità della vita dei malati e delle loro famiglie - che si trovano ad affrontare problematiche associate a malattie inguaribili - e che tali cure sono un diritto umano e un imperativo morale di tutti i sistemi sanitari, nel mondo solo una persona su dieci bisognose di esse le riceve.

 

Tante sono, però, le realtà - associazioni, fondazioni, RSA, cliniche, strutture - e le persone - medici, infermieri, volontari, psicologi - che portano avanti la loro attività nell’ambito delle cure palliative per rispondere ai diversi bisogni dei pazienti assistiti e dei loro familiari e non far loro perdere di vista la qualità della vita e la possibilità di mantenerla alta, nonostante tutto.

Dalila Lattanzi

Freelance

Content Editor

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